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PREVENTIVI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.

 

            Elementi dell’offerta

            Determinazione del prezzo

            Determinazione del carico convenzionale dell’unità di impianto.

            Determinazione delle lunghezze dei conduttori e delle sezioni.

            Calcolo delle linee principali.

 

 

 

Introduzione.

 

Secondo il contenuto del capitolato, i concorrenti possono redigere il progetto e la relativa offerta. A seconda di ciò che è indicato nel capitolato i concorrenti incontreranno maggiori o minori difficoltà in base sia agli elementi tecnici ed economici da osservare e sia per la formulazione del progetto come le voci singole e del prezzo totale per la determinazione dei costi e dell’offerta stessa.

Alla base di un progetto di un impianto elettrico occorre innanzitutto stabilire a quali esigenze esso deve rispondere. Stabilito questo bisogna determinare l’analisi delle potenze unitarie da prevedere per ciascun elemento che si va ad utilizzare, poiché da questa analisi è possibile, poi determinare la potenza complessiva assorbita, con un certo margine che tenga conto di eventualità future.

Dalla funzione delle potenze unitarie e dallo sviluppo delle reti è possibile dedurre la sezione dei conduttori, scegliere il tipo di apparecchiature, valutare i tempi di posa in opera, stabilire i costi unitari e totali considerando gli oneri e l’utile che si intende trarne. Questa procedura consente di arrivare al così detto prezzo di offerta.

 

Sommario

 

Elementi dell’offerta.

 

L’offerta di un impianto elettrico deve essere composta dalle seguenti parti:

 

   da una relazione tecnica: la quale precisa le caratteristiche, le norme e le disposizioni di legge alle quali dovrà rispondere l’impianto;

 

   da una descrizione dei materiali previsti, cioè le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali impiagati;

 

   di una tabella in cui vengono elencate le voci dei materiali previsti, quindi verranno indicate per ciascuna voce la denominazione e le quantità previste, il prezzo unitario e totale della voce stessa valutata in opera; (Tab. 15-1, 15-2 p. 922)

 

   si redigerà un elenco di provenienza dei principali materiali cioè basta semplicemente indicare le      ditte costruttrici dei materiali.

 

La redazione dell’offerta deve essere corredata, oltre che dai punti sopra elencati, anche da schemi e disegni, infine non vanno dimenticate le clausole contrattuali.

 

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Determinazione del prezzo.

 

Perla determinazione del costo complessivo di un impianto elettrico occorre fare un’analisi dettagliata dei:

-costi dei materiali, i quali saranno indicati nei cataloghi e nei listini dei fornitori. Questi prezzi sono, in genere soggetti a sconti in relazione ai rapporti stabiliti fra compratore e venditore. Tale costo deve essere maggiorato dell’IVA;

-costi della manodopera che possono stabilirsi in due modi:

a)     analizzando, voce per voce, il carico di manodopera necessaria per completare la messa in opera dell’impianto,

b)     sulla base di precedenti esperienze, si valuta il valore della manodopera  complessiva che occorre per realizzare l’impianto.

Il costo orario della manodopera , in entrambi i casi, si può desumere da pubblicazioni ufficiali come, listini dei prezzi delle opere edili presenti nelle Camere di Commercio. Il prezzo della manodopera , infatti comprende, sia il salario minimo sindacale che gli oneri per contingenza, ferie indennità, assicurazioni ecc. , per questa valutazione non è necessario indicare le diverse qualità di prestazioni previste suddivise in categorie, ma i prezzari stessi indicano il costo medio orario per un certo numero di operai che formano una squadra.

Al costo complessivo dei materiali e della manodopera deve essere aggiunta una quota di spese generali , quelle cioè che consentono di mantenere efficiente l’organizzazione aziendale.

Le spese generali si esprimono in percentuale rispetto al totale della spesa annua dell’impresa per l’acquisizione di materiali e manodopera ma è difficile quantificare a quanto ammonta questa spesa generale, in genere variano dal 10% al 30%del costo puro dell’impianto.

Ai costi, infine, si deve aggiungere l’utile che l’imprenditore intende ricevere per la sua opera prestata, anche l’utile si calcola in termini percentuali rispetto al costo totale complessivo dell’impianto stesso. Anche in questo caso non si può essere precisi, poiché un utile che deve remunerare un capitale investito varia dal 10% al 20% del costo previsto. Altri fattori che influiscono sull’utile sono: la durata del lavoro le condizioni di pagamento e della concorrenza.

 

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Determinazione del carico convenzionale dell’unità di impianto.

 

Per prima cosa si determinano le potenze richieste per l’illuminazione dei vari locali. Ciò può avvenire sia con un vero e proprio calcolo illuminotecnica, oppure facendo riferimento alle potenze presunte indicate dalle normative CEI. (Tab. 12-10, p. 746).

Successivamente si valutano i carichi da attribuire alle varie prese seguendo il seguente schema:

   prese luce. Portata nominale 6°, pari a 1300 W;

 

   prese forza motrice: portata nominale 15°, pari a 3300 W .

 

E’ quindi possibile ora compilare la tabella, che fornisce la potenza presunta dell’unità di un impianto. Applicando i fattori di contemporaneità indicati nella tabella, 11-12, p. 748, si può calcolare il carico convenzionale dell’unità di impianto. 8Tab. 15-3, p. 925).

 

 

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Determinazione delle lunghezze dei conduttori e delle sezioni.

 

 Se si considera che il punto di consegna dell’energia sia situato nel sotterraneo di un edificio e supposto che l’appartamento, su cui si deve intervenire sia al quinto piano, la lunghezza della linea del contatore al quadretto, sito nell’appartamento sarà 6x3,30=19,80 metri, nel calcolo si deve tener conto di un piano in più.

Per valutare la lunghezza bisogno tener conto del conduttore di tera per i casi in cui è richiesto dalle norme CEI.

Secondo le normative, la sezione da assegnare al conduttore di terra deve essere uguale, ma non inferiore, alla sezione del conduttore di fase qualora questo abbia una sezione non superiore ai 16mmq. 8Tab. 2-8, p. 86).

Per sviluppare le linee all’interno di un appartamento si presume che esse siano disposte in modo parallelo rispetto al pavimento e al soffitto. Se per esempio un locale è alto 3 metri e che le prese siano disposte a 0,45 metri dal pavimento, e che gli ordini di comando siano a 0,90 metri dal pavimento si deduce facilmente quali siano le lunghezze dei singoli tronchi delle linee, pertanto è possibile costruire una tabella che riporti gli elementi per le derivazioni di un circuito che riguardano solo alcuni locali.

Per calcolare le derivazioni di una sezione dei conduttori, invece,non necessariamente si considera, in termini pratici, la caduta di tensione, poiché i tratti sono brevi, quindi non è necessario eseguire il loro calcolo.Questo avviene sia perché la corrente massima che deve transitare viene arrotondata per eccesso e sia perché il tratto in cui si va ad operare è breve, quindi questi due elementi consentono di operare come sopra indicato.

Le cose cambiano per le colonne montanti o per le linee principali, poiché in questo caso le cadute di tensione devono essere considerate altrimenti l’impianto risulterebbe non conforme alle norme CEI. ( Tab. 15-5,p. 928).

 

 

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Calcolo delle linee principali.

 

Secondo la portata nominale di ciascun tratto è possibile valutare la corrente convenzionale in funzione, e dalla quale è possibile dedurre la sezione del conduttore attraverso la tabella UNEL 35024 che fornisce le portate dei cavi unipolare relativi alla sezione e alle condizioni di installazione. La corrente convenzionale si calcola attraverso i coefficienti di contemporaneità che vengono desunti da applicazioni pratiche e che includono la probabilità di funzionamento contemporaneo di tutti gli utilizzatori e diminuiscono se aumenta il numero di quelli che derivano a valle del tratto considerato e quindi se ci si avvicina all’interruttore generale. La parte del locale presa in considerazione viene controllata agli effetti della caduta di tensione e per ciò si deve fare riferimento alla tabella UNEL 35023, la quale indica le cadute di tensione unitarie dei cavi per energie, i salti con gomma e con materiale termoplastico. ( i valori unel 35024 sono indicati nella tab. 15-5).

 

Calcolo della colonna montante.

 

La procedura pratica per calcolare la sezione della colonna montante è simile a quella per le linee principali. Se ad esempio la corrente convenzionale è di 38,1° secondo la tabella UNEL 35024, la sezione sarà di 10mmq, calcolo che si basa, sempre tenendo in considerazione le normative CEI.

 

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