NORME D’ILLUMINAZIONE ITALIANE
SOMMARIO
UNI 9316 - Illuminazione di Impianti Sportivi con Riprese Televisive a Colori
UNI 10.380 - Illuminazione di Interni con Luce Artificiale - Valori di Illuminamento
UNI 10.439 - Requisiti Illuminotecnici delle Strade con Traffico Motorizzato
UNI 10.819 - Requisiti per la Limitazione della Dispersione verso l'alto del Flusso Luminoso
UNI 9316 "Illuminazione di Impianti Sportivi con
Riprese Televisive a Colori"
Riportiamo in modo semplificato le definizioni e le tabelle principali che caratterizzano la Norma UNI 9316 sull' illuminazione di impianti sportivi per riprese televisive a colori in funzione delle esigenze degli atleti e del pubblico.
Definizioni
Abbagliamento GR Indice in grado di determinare il limite massimo di disturbo ottico provocato dall’impianto. Un impianto è considerato non abbagliante se il valore di GR non è superiore a 50 in tutti i punti di verifica previsti. Unità di Misura: adimensionali
Rapporto Ehm/Evm Rapporto fra i valori medi di illuminamento orizzontale (Ehm) e verticale (Evm)in una determinata direzione. Tale rapporto deve essere compreso fra 0,5 e 2.Unità di Misura: adimensionale
Uniformità di Illuminamento Orizzontale Uh Rapporto fra gli illuminamenti orizzontali medi minimo e massimo. Tale rapporto deve essere maggiore di 0,5.
Classificazione degli Impianti e Livelli Minimi di Illuminamento Verticale
Classe Livello dell’Impianto (1) (2)
1 Di straordinaria importanza internazionale 2.500 1.700
2 Di straordinaria importanza nazionale 1.500 1.000
3 Di importanza locale 800 500
(1) Illuminamento verticale in direzione delle telecamere principali [lx]
(2) Illuminamento verticale nelle altre direzioni [lx]
UNI 10.380 "Illuminazione d’Interni – Valori di
Illuminamento Raccomandati".
La Norma UNI 10.380 contiene una tabella dei valori di illuminamento per le diverse tipologie d’ambienti di interni e, più in particolare, nei posti di lavoro in funzione del compito visivo richiesto: un compito visivo gravoso richiede elevati valori di illuminamento medio a differenza di uno modesto dove i valori possono essere notevolmente ridotti.
Ad esempio, i lavori di orologeria (ASSEMBLAGGIO/Strumenti e oggetti di piccole dimensioni) richiedono valori medi di 1.500 lux a differenza delle zone di passaggio (esempio i corridoi) dove sono richieste poche decine di lux.
La tabella che segue riporta i seguenti parametri:
1 Tonalità di Colore A seconda dell’intervallo interessato viene indicata con:- W (warm) luce bianco calda con Temperatura Colore <3000°K- N (intermediate) luce bianco neutra con 3300<Tc <5300 °K- D (daylight) luce bianchissima con Tc>5300 °K
2 Ra (minimo) Indice di Resa Colore da cui si ricavano le seguenti Classi di Resa Colore:- 1A con Ra > 90- 1B con 80 <= Ra <= 90- 2 con 60 <= Ra <= 80- 3 con 40 <= Ra <= 60- 4 con 20 <= Ra <= 40
3 G Classe di qualità per la limitazione dell’abbagliamento (fare riferimento al grafico di Soellner).
Tabella Illuminamenti Medi Consigliati
Applicazioni Ambiente Emed [lux] Ton.Col.[K] Ra G
Abitazioni e Alberghi Zone di conversazione o passaggio 100 W 1A A
Zone di lettura 300 W 1A A
Zone di scrittura 500 A
Zone dei pasti 150 W 1A A
Cucina 300 W 1A A
Bagno, illuminazione generale 100 W 1A B
Bagno, zona specchio 300 W 1A B
Camere, illuminazione generale 100 W 1A B
Camere, zona armadi 300 W 1A B
Camere, letti 300 W 1A B
Camere, stiratura, cucitura, e rammendo 750 W 1A A
Ambienti comuni Aree di passaggio, corridoi 100 W – N 2 D
Scale, ascensori 150 W – N 2 D
Magazzini e depositi 150 W – N 3 D
Ambienti sportivi Bocce 500 N 1B A
Palestre 500 N 1B A
Piscine 500 N 1B A
Tennis/Pallavolo 750 N 1B A
Auditori Biblioteche Teatri e sale da concerto 100 W – N 1B B
Multiuso 200 W – N 1B B
Scaffalature sistemazione libri (verticali) 200 W – N 2 C
Tavoli di lettura 500 W – N 1B B
Banchi catalogazione e classificazione 300 W – N 1B B
Legatura 300 W – N – D 2 B
Chiese Ambiente gen., banchi 100 W – N – D 2 B
Altare, pulpito 200 W – N – D 2 B
Negozi Magazzini Aree di circolazione 200 N 1B B
Esposizioni merci 500 N 1B B
Vetrine 750 W – N – D 1B B
Ospedali Corsie, illuminazione generale 100 W 1A A
Corsie, esami 300 W 1A A
Corsie, lettura 200 W 1A A
Corsie, circolazione notturna 5 W 1A A
Locali esami, illuminaz. Generale 500 W 1A A
Locali esami, ispezioni 1000 W – N 1A A
Terapie intensive 300 W 1A A
Chirurgia, illuminaz. Generale 750 N 1A A
Chirurgia, illuminaz. Localizzata 30000 N – D 1A A
Sale autopsia, illuminaz. Generale 750 N – D 1A A
Sale autopsia, illuminaz. Localizzata 10000 N – D 1A A
Lab. e farmacie, illuminaz. Generale 500 N – D 1A A
Lab. e farmacie, illuminaz. Localizzata 750 N – D 1A A
Locali consulti, illuminaz. Generale 500 W – N 1A A
Locali consulti, illuminaz. Localizzata 750 W – N 1A A
Scuole Classe, illum. generale 500 W – N 1B B
Classe, lavagna 500 W – N 1B B
Lab. artistici e scientifici 750 W – N – D 1B B
Aule universitarie, ill. gen. 500 W – N 1B B
Aule universitarie , lavagna 750 W – N 1B B
Aule universitarie, banchi per dimostrazioni 750 W – N 1B B
Laboratori officine e sale per l’istruzione d’arte 500 W – N 1B B
Sale per assemblee 200 W – N 1B B
Uffici Open space Uffici gen., dattilografia, sale computer 500 W – N 1B B
Uffici per disegnatori e per progettazione 750 W – N 1B B
Sale riunioni 500 W – N 1B B
Acciaierie e simili Impianti di produzione senza intervento manuale 100 W – N 3 D
Impianti di produzione con intervento manuale 150 W – N 3 C
Postazioni di lavoro fisse in impianti di produzione 300 W – N 3 C
Controllo piattaforme ed ispezione 500 W – N 3 B
Assemblaggio Macchinario pesante 300 W – N 3 C
Motori e telaio veicoli 500 N – D 3 C
Macchinario elettronico e per ufficio 750 N – D 2 B
Strumenti ed oggetti di piccole dimensioni 1500 D 2 B
Cartiere Produz. carta e cartone 300 W – N 3 C
Processi automatici 200 W – N 3 C
Ispezione, classificazione 500 W – N – D 2 B
Cementifici Frantumazione e cottura 150 W – N 3 D
Centrali elettriche Locale caldaia 100 W – N 3 D
Locale alternatore 200 W – N 3 C
Ausiliari, pompe, serbatoi, compressori, ecc. 100 W – N 3 D
Sale comunic., telefonia 200 W – D 2 B
Sale controllo (tavoli, quadri verticali, ecc.) 300 W – N 2 B
Colorifici Verniciatura grossolana 300 W – N 1B C
Verniciatura ordinaria 500 W – N 1B C
Verniciatura fine 750 W – N 1B B
Ritocchi e controllo colore 1000 N – D 1A B
Fonderie Vasche di fusione 200 W – N 3 D
Preparazione stampi e stampaggio per lavorazioni pesanti 300 W – N 3 D
Preparazione stampi e stampaggio per lavorazioni fini e ispezioni 500 W – N – D 3 B
Industria Aeronautica Ispezione e riparazione 500 W – N 3 B
Prova motori 750 N – D 3 B
Industrie Alimentari Aree di lavoro in genere 300 W – N 2 C
Processi automatici 200 W – N 2 C
Controllo, decorazione manuale 500 W – N – D 1B B
Industrie Chimiche Impianti di produzione con interventi occasionali 150 W – N 3 D
Processi automatici 100 W – N 3 D
Aree interne destinate alla pianificazione 300 W – N 3 C
Sale controllo laboratori 500 W – N – D 2 B
Produzione farmaceutica 500 W – N – D 2 B
Ispezione 750 W – D 2 B
Controllo e colore 1000 D 1A A B
Produzione pneumatici 500 N – D 3 C
Industrie elettrotecniche ed elettroniche Produzione cavi 300 W – N – D 3 C
Assemblaggio macchine per ufficio, telefoni ecc. 500 W – N 2 B
Assemblaggio radio-video 1000 W – N – D 2 B
Assemblaggio di precisione, componenti elettronici 1500 D 2 B
Industrie per la lavorazione delle pelli Aree generiche di lavoro 300 W – N 3 C
Pressatura – taglio – cucitura – prod. Calzature 750 W – N – D 2 B
Classificazione – controllo qualità e colore 750 W – N – D 1A A B
Industrie tessili Sballaggio – cardatura - stenditura 300 W – N 2 C
Filatura - bobinatura 500 W – N 1B B
Stenditura - tintura 500 W – N – D 1B B
Tessitura – cucitura – stampaggio tessuti 750 W – N – D 1B B
Officine meccaniche di montaggio Lavori occasionali 200 W – N 3 C
Banchi per lavorazioni grosse, saldature 300 W – N 3 C
Banchi lavorazioni medie 500 W – N 3 C
Banchi lavorazioni fini 750 W – N – D 3 B
Macchine automatiche 500 W – N 3 C
Macchine automatiche sofisticate 750 W – N – D 3 B
Produzione abbigliamento Taglio e cucitura 750 N – D 2 A
Controllo ed ispezione 1000 N – D 2 A B
Stiratura 500 W – N – D 2 B
Produzione vetro e ceramiche Fornaci 150 W – N 3 D
Miscel., stampaggio, forni 300 W – N 3 C
Finitura, verificaz. smaltat. 500 W – N 3 C
Verniciatura, decorazioni 750 W – N – D 2 B
Molatura vetri e cristalli, lavorazioni fini 1000 W – N – D 2 B
Tipografie e legatorie Locali attrezzati per le macchine da stampa 500 W – N 2 B
Composizioni 750 W – N – D 1B B
Ritocchi, incisioni 1000 N – D 1A B
Stampa e riproduz. colore 1500 D 1B B
Incisioni su acciaio e rame 2000 D 1B B
Legatura 500 W – N 2 B
Lavorazioni ornamentali 750 W – N 1B B
Trattamento e lavorazione del legno Segatrici 200 W – N 2 B C
Banchi di lavorazione, assemblaggio 300 W – N 2 B
Lavorazioni fini 500 W – N – D 2 A B
Finiture e controllo 750 N - D 1B A B
UNI 10.439 "Requisiti Illuminotecnici delle Strade
con Traffico Motorizzato"
Riportiamo in modo semplificato le definizioni e le tabelle principali che caratterizzano la Norma UNI 10.439 sulla illuminazione stradale.
Scopo della Norma:
La norma indica i valori per la progettazione, verifica e manutenzione di impianti di illuminazione stradale.
Luoghi di Applicazione:
strade a traffico motorizzato.
Luoghi di Non Applicazione:
alle strade di particolare interesse artistico, parchi, viali.
alle gallerie e ai sottopassaggi.
Definizioni
Luminanza : Rapporto fra l'intensità luminosa (espressa in cd) emessa da un punto della strada illuminata dall'impianto e l'area della superficie attorno al punto verso cui guarda l'osservatore. Unità di Misura: cd/m2
Luminanza media nel tempo: Limite minimo del valore medio di luminanza nelle peggiori condizioni dell'impianto (invecchiamento lampade e/o sporcizia delle stesse)Unità di Misura: cd/m2
Abbagliamento : Derivato dalla visione degli apparecchi e può essere fastidioso (G) o addirittura compromettere una corretta visione (Ti)Unità di Misura: adimensionali
Coefficiente di Manutenzione: Rapporto fra i valori di luminanza media nel tempo e la luminanza media iniziale. Unità di Misura: adimensionale
Uniformità di Luminanza : Rapporto fra i valori di luminanza minima e luminanza media (U0) della strada. Unità di Misura: adimensionale
Rapporto fra luminanza minima e luminanza massima (Ul) misurate a metà di ogni corsia.
La classificazione delle diverse strade è a carico dell'Amministrazione Pubblica.
Strada Lm (1) U0 > Ul > G > Ti <
Autostrade 2 0.4 0.7 6 10
Strade extraurbane principali 2 0.4 0.7 6 10
Strade extraurbane secondarie 2 0.4 0.5 6 10
Strade urbane principali 2 0.4 0.5 4 20
Strade urbane secondarie 0.5-1 0.4 0.5 4 20
(1) Lm = Luminanza media nel tempo (valori minimi) [cd/m2]
UNI 10819 - “Requisiti per la
limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso”
Riportiamo in modo semplificato le definizioni e le tabelle principali che caratterizzano la Norma UNI 10819 detta anche “norma sull’inquinamento luminoso”.
Scopo della Norma
La norma prescrive alcuni requisiti prestazionali degli impianti d’illuminazione per limitare la dispersione verso l’alto del flusso luminoso anche al fine di consentire l’osservazione astronomica.
La norma considera esclusivamente il flusso emesso direttamente dalle sorgenti di luce e non quello riflesso dalle superfici illuminate. Trova il suo compimento all’interno della definizione dei Piani Regolatori d’Illuminazione Comunale (PRIC).
Luoghi di Applicazione
Nuovi impianti di illuminazione esterna.
Luoghi di Non Applicazione
Gallerie, sottopassaggi, segnaletica di sicurezza o pubblicitaria, ambienti naturali soggetti a particolari prescrizioni.
Definizioni
Luminanza notturna del cielo: Luminanza riflessa dall’atmosfera verso il basso, dovuta a luce artificiale direttamente puntata verso l’alto o alla riflessione delle superfici illuminate. Unità di Misura: cd/m2
Flusso luminoso disperso Tutto il flusso luminoso uscente dall’impianto di illuminazione e non utilizzato per le finalità del progetto. Unità di Misura: lumen
Zona Superficie del territorio comunale interessata da aree di rispetto circolari con al centro gli osservatori astronomici
Emisfero superiore/inferiore Definiti dal piano orizzontale che interseca una sfera di con centro coincidente al centro ottico dell’apparecchio.
Flusso luminoso apparecchio Flusso luminoso totale uscente dall’apparecchio.
Chiamato in seguito FLT.
Flusso luminoso superiore di progetto Flusso luminoso emesso nell’emisfero superiore dall’apparecchio installato nell’impianto di illuminazione. Chiamato in seguito FLSP.
Rapporto medio di emissione superiore Rapporto fra la somma dei FLSP e la somma dei FLT di tutti gli apparecchi di una Zona. Viene espresso in percentuale.
Classificazioni
Impianti di illuminazione
Tipo Descrizione
A Impianti dove l’illuminazione riveste carattere di sicurezza: strade, parcheggi, verde pubblico.
B Impianti per centri sportivi, commerciali, impianti di giardini privati.
C Illuminazione di monumenti e arredo urbano.
D Pubblicità luminose
E Impianti temporanei; per esempio: luminarie di natale
Zone di territorio
Tipo Descrizione
1 Zona di rispetto di raggio 5 km da un osservatorio di importanza internazionale
2 Zona di rispetto intorno alla zona 1 o per osservatori di importanza nazionale o semiprofessionale
raggio da 5 a 25 km in funzione dell’importanza del sito.
3 Tutto il territorio non compreso dalle Zone precedenti.
In mancanza di PRIC i valori totali di Rn per tutti gli impianti appartenenti ad una zona, non devono superare i seguenti valori:
Rn% Tipo impianto
Zona 1 Zona 2 Zona 3
A, B, C, D 1 5 10
E non ammessi ammessi a orari limitati ammessi
Nel caso di illuminazione dal basso verso l’alto di monumenti, facciate, campanili ect., occorre definire una sagoma semplificata dell’oggetto da illuminare e determinare i valori di intensità massima che non rientrano nei bordi. Questi valori dovranno essere inferiori a:
cd/m2 Tipo impianto
Zona 1 Zona 2 Zona 3
A, B, C, D 5 da 15 a 100 (*) 30 a 200 (*)
E non ammessi ammessi a orari limitati ammessi
(*) in funzione del tipo di impianto; vedere norma UNI